CROIX – PECHINO

CROIX – PECHINO

Ampliamento Ambasciata Svizzera, Pechino

L’edificio sorge su un generoso terreno con alberi magnifici. La villa esistente, risalente agli anni ’60, era robusta e ben strutturata, il suo design orizzontale era suddiviso in unità strutturali regolari e si apriva sul parco. Il progetto prevedeva quindi la trasformazione di un giardino privato in un luogo di lavoro che assolvesse a una funzione di rappresentanza, che avrebbe ospitato la missione del Dipartimento federale degli affari esteri, con le sue sezioni diplomatiche.
Il nuovo edificio doveva soddisfare i seguenti quattro obiettivi: assicurare che l’ambasciata potesse funzionare efficacemente nel suo nuovo contesto; rispettare il sito di paesaggio urbano naturale e la villa esistente; prendere in considerazione le specifiche condizioni climatiche locali della Cina; e, infine, per incarnare i valori svizzeri. Il nuovo edificio forma un cortile, creando una nuova facciata pubblica sul lato sud del sito. Questo spazio è un parco ombreggiato e contribuisce a mitigare il clima del sito. La sala di ricevimento allungata dispone di sportelli dedicati alla gestione delle domande di visto, richieste di cittadini svizzeri e altre questioni consolari. Lo spazio si apre sull’ingresso dell’edificio e sul verde attorno al muro esistente in mattoni.
La nuova facciata pubblica intende rispecchiare la forza e la diversità della Svizzera, la forza di un paese che gode di un’enorme stabilità politica ed economica. I pilastri trasmettono un senso di disciplina e suggeriscono sicurezza. Le loro forme leggermente angolate, con i bordi inclinati verso il visitatore esprimono un elemento di movimento all’interno del sistema, una generosità accogliente che accoglie la diversità. Le linee verticali sono sfalsate dalle superfici inclinate. I mattoni neri della costruzione riecheggiano il magnifico patrimonio architettonico storico cinese, costruito negli anni ’60 e ’70, e si armonizza con la villa originale. La forza dei muri di mattoni è una qualità di questo design che cerca di celebrare e ristabilire il contesto locale cinese. Oltre a rendere omaggio agli edifici maestosi del recente passato, l’utilizzo di questo materiale si adatta anche alle risorse tradizionali locali riducendo la quantità di materiali tecnologici.

2018 • Pechino, Cina

Team: Andrea Intini – Deborah Marucci – Nicolò Sannino – Paolo Tutone 
Collaborazioni: Figueiredo Pellegrini Paesaggisti
Cliente: Ministero degli affari esteri Berna
Render: Klingenberg Services
Categoria: Concorso pubblico